Programma integrale Leonardo Anfolsi Reiyō Ekai
MAESTRIA SPIRITUALE: UPĀYA
APPRENDISTATO - METODOLOGIA - MAIEUTICA
per chi insegna e per chi apprende ogni disciplina volendo esprimere capacità - confidenza - aiuto - magnetismo - condivisione ai massimi livelli.
«He alone teaches who has something to give, for teaching is not talking, teaching is not imparting doctrines, it is communicating»
Swami Vivekananda, filosofo e guru indiano
INTUIZIONE MODULANTE + CHINESIOLOGIA APPLICATA
La pratica in questa formazione si basa sull’intuizione modulare/ante – sviluppata da Leo Anfolsi nel suo insegnamento - che sarà fondamentale per qualunque attività negli anni a venire e per tutti, data la necessità di una comprensione degli schemi in atto nelle relazioni, nei rapporti fra forze, fra archetipi e individui, fra individui e società, fra organizzazioni e in ogni circostanza, non più con degli schemi statici ma grazie all’attivazione di un’intuizione sistemizzante ma completamente fluida. In primo luogo si impara la percezione schematica e modulare e l’uso intuitivo di un archivio esperienziale imparando a usare le formule della modularità, quindi gli schemi che si ripetono ripartendosi in subarchetipi; ad ogni passaggio la fluidità percettiva aumenta.
Così è che si realizzano comprensioni e operatività immediate che rispondono a un tempo in continuo mutamento, con nuove regole, bisogni e sfide. Latini, Dante, Hildegarda, Eckhart, Pico, Ghemisto, Alberti, Ficino, Tritemius, Paracelso, Bruno, Heidegger, Jaspers, Severino, Zolla, l’intuizione modulare è lo strumento delle persone geniali sia allora che oggi, capaci di oscillare dall’eterno al fenomenico attraverso archetipi e subarchetipi con l’intuizione modulante. Infine TU crei una tua realtà modulare di insegnamento e formazione. Con lo strumento della chinesiologia applicata passiamo dallo 0/1 ai più vivi sì/no e poi oltre ancora, il che ci renderà gli auguri di noi stessi e di un nuovo mondo.
L’INSEGNAMENTO HA DUE MAESTRIE
“Un maestro insegna, due maestri imparano”. Questa formazione realizza qualunque disciplina, sia per chi inizia ad essere allievo o sta migliorandosi in tale ruolo, sia per chi è maestro e intende imparare come si insegna oggi; nel primo caso l’allievo imparerà a vedere le cose anche dal punto di vista di chi gli insegna dei metodi precisi e riuscirà perciò a farne uso e a realizzarne lo scopo; nel secondo caso, il maestro viene provvisto di ulteriori mezzi viaggiando nel vasto retaggio di differenti percorsi spirituali ma anche tecnici come sono configurati in Oriente. Apprendistato, metodologia e maieutica, coprono diversi intendimenti nell’insegnamento inteso, appunto, come “upāya” = “mezzo funzionale diretto a…”. E poi vi sono l’upa-guru, il sad-guru, il kalyanamithra, il vajradhara, lo acharya, lo tsawelama e lo hoshang, che sono sette diverse categorie di maestria, ben divise e storicizzate, secondo la tradizione orientale. Immancabilmente daremo un’occhiata a come si è configurata la maestria in Occidente attraverso i secoli e smonteremo a pezzi anche questa con un metodo di analisi intuitiva molto incisivo e veloce.
UN APPROCCIO SCIENTIFICO VIVO
Ovviamente questa è una esperienza aperta anche per chi semplicemente volesse imparare ulteriori e più approfondite - anche inaspettate - metodiche propedeutiche. In tal senso, anche il rapporto fra concezioni diametralmente opposte nell’ambito della scienza, oltre che nella cultura e nella spiritualità, potrà aprire ad esperienze degne di un nobile e vivissimo viaggiatore che percorre un’antropologia vivente, incontrando personaggi, ambienti del tutto inaspettati, oltre che racconti propedeutici illuminanti.
Facciamo un esempio: quasi nessuno sa che la medicina attuale, sia convenzionale che alternativa, è stata “profetizzata” nel XVI secolo da Paracelso e quindi da Van Helmont e questo ci dà una possibilità di capire quanto è successo, ancora una volta, grazie a una comprensione modulare applicata alla successione dei fatti; non con un determinismo storico, ma capendo l’impatto esecutivo di visioni che dallo stato potenziale devono prendere forma, e che qualcuno, come in questo caso, “profetizza”.
Talvolta mi sono chiesto: “essendo accaduto B e poi C, dov’è la causa scatenante A, che so esserci stata…”. E un bel giorno qualcuno salta fuori con la A mancante e allora tutto il progetto (relazionale - politico - militare ecc.) si chiarisce.
Al che mi si chiede: “ma come facevi a sapere che sarebbe successo D?”.
La mia risposta è sempre quella che dette Apollonio di Tiana alla corte di Domiziano.
A riguardo dell’approccio scientifico potremo confrontarci con il senso profondo dell’episteme e della kiberne, due termini oggi alquanto abusati e utili a comprendere il compito del maestro, ma anche del medico e del consulente nei nuovi tempi; per questo scopo useremo anche un paradigma unico quanto ispirante proveniente dalla tradizione indotibetana: il Śrī Kālacakra Tantra. Questo compendio unico al mondo raccoglie sapienza, conoscenze e tecniche delle tradizioni greca/mediorientale, della antica tradizione persiana e bön, del buddhismo tibetano, dell’India dei siddha e, infine, il pragmatismo epico delle tradizioni taoista e buddhista cinesi; anche i temi del linguaggio simbolico, dello apabrahmsa (linguaggio intenzionale/crepuscolare = criptato) e della decrittazione vi sono contenuti, essendo nel nostro caso tutti temi utili per vedere dal vivo un altro sistema - potremmo dire un multiverso - con una caratteristica di sintesi fra mondi distanti davvero unica, con in più un piglio che si può definire scientifico ma di natura del tutto diversa dal significato contemporaneo e occidentale della parola.
MISTICISMO
Un’ulteriore possibilità è la porta che si apre dalla spiritualità al misticismo, considerando la prima come l’arte di mantenere e ravvivare i tizzoni utili alla sopravvivenza del senso interiore, mentre il misticismo è l’avvampare di questo fuoco interiore, seguendo un percorso iniziatico verace e completo e il proprio cuore. “Ogni insegnamento è mistico quando implica due individui, due mondi, dei quali almeno uno è consapevole dell’eternità”.
Noi ci occupiamo di una modularità che funziona per OGNI pur differentissima tradizione, disciplina, scienza.
LA CHIAMATA
Chi impara e chi insegna devono incontrarsi o, almeno, il maestro deve sapere cosa dire e fare a che questo accada. Oggi, il raccogliere una comunità, o già solo un pubblico affezionato, è diventato complesso a causa di una estesa autoreferenza, al punto da assimilare questa raccolta a un “pascolare i gatti”, tema che verrà affrontato iniziando dal fatto che parte di questo comportamento risulta normale essendo un sigillo o driver di questi nuovi tempi; a questa istanza va data una risposta funzionale, mentre vi possono essere variabili di ciò che vanno decisamente riconosciute dandoci segnali importanti sul nostro operato e sui modi per impostare la nostra personale “chiamata”.
PRECISAZIONE
Tutto in UPĀYA è trattato in chiave esperienziale, quindi TUTTO verrà messo alla prova grazie all’esperienza di ogni partecipante e al suo sviluppo di nuove facoltà dell’intuito, dell’intelletto e della percezione. La pratica dei diversi piani dell’energia attiva infatti nuove sensibilità e nuove operatività.
IL CORSO DI STUDI
I ANNO
Archetipi e Intuizione Modulante - attivazione di intuizione e visione interiore - kinesiologia applicata - schema blu: narrazione storica ed epica tramite le precedenti attivazioni - thab e sherab - strategia e tattica organizzativa - significato di teurgia, aletheia, episteme e molti altri termini della tradizione antica d’Occidente relativi a destino, necessità, fato e oltranza, riletti grazie alle ultime scoperte archeologico-linguistiche-storico/bibliografiche - narrazioni: scientifica, epica, salvifica, magica, civilizzatrice, guerriera, ideologica - operatività e uso di intuizione modulare e subarchetipi. Si usano alcuni schemi di riferimento per poi abbandonarli alzando il livello di percezione dei particolari e del loro contesto. Si impara a godere dell’apprendistato, a divertirsi nel comprendere e nell’elaborare ogni forma di conoscenza, in modo che ci giri nel palmo della mano con il nostro più grande piacere nel contemplarla. Il gioco cambia mentre cambia la percezione delle regole in atto e di quelle sospese ovunque come potenzialità; ci vuole purezza di intento e amore per il gioco stesso e per chi altri vi è ingaggiato, quindi per tutto il gioco della continua, incessante creazione/creatività. (2 incontri in persona di due giorni ognuno nel fine settimana).
II ANNO
Il palazzo mentale e le sue creazioni volontarie e involontarie: gli strumenti / i personaggi / le guide (2 incontri in persona di due giorni ognuno nel fine settimana) - predestinazione VS libero arbitrio - il karma in tutte le sue tecnicità con aspetti primari e secondari e una completa disanima - introduzione operativa a dharana/dhjana/samadhi - qualità della luce e fosfenismo - introduzione allo Śrī Kālacakra Tantra.
III ANNO
Tutto basato sulla pratica (anch’esso necessita di due incontri di due giorni l’uno come sopra) - le 5 sfere diverse dell’energia (due di queste sono qi e prāna) - le 3 percezioni: proiettiva/introiettiva/integrativa - tempo e eternità: lavoro sulla percezione di questi principi risultante in utili mezzi di intervento elaborati da ognuno individualmente.
Il terzo anno serve per completare il percorso e quindi ospita tutte le tematiche da perfezionare a che gli allievi in formazione abbiano il risultato più incisivo e utile alla loro riuscita professionale e umana.
Rev. Leonardo Anfolsi Reiyo Ekai